Progetto Q.B.
Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione
Il progetto Q.B. nasce con l’obiettivo di supportare le persone che vivono un rapporto difficoltoso con il cibo o con il loro corpo, che non si trovano in condizioni cliniche di acuzie, ma che hanno concluso un ricovero ospedaliero o in strutture residenziali/semiresidenziali, che si trovano in una buona condizione clinica rispetto alla sintomatologia alimentare e che sono in fase di ripresa della loro quotidianità, in una cornice di buone risorse familiari, sociali, lavorative.
L’èquipe interdisciplinare del progetto è composta da professioniste e professionisti che lavorano in campo psicoterapeutico, psichiatrico, nutrizionale, educativo, con una lunga esperienza nel trattamento di disturbi alimentari.
Il percorso prevede una prima fase di assessment, fondamentale per l’organizzazione del percorso e per stabilire una buona alleanza terapeutica. Durante questo primo periodo, costituito da alcuni colloqui con diverse professioniste e professionisti, verranno raccolte le informazioni necessarie a costruire insieme un progetto di cura su misura della persona. Questo potrà prevedere, a seconda delle necessità, un percorso psicoterapeutico, psichiatrico, nutrizionale, educativo, sia individuale che di gruppo.
Grande rilievo è rappresentato, all’interno del progetto, dalla sfera educativa, riabilitativa, creativa ed espressiva: per le persone che soffrono o hanno sofferto di disturbi alimentari, questi ambiti di vita sono spesso anche gravemente compromessi.
Per questo, il progetto ha come obiettivo quello di accompagnare chi soffre nella costruzione o ricostruzione di un progetto di vita che sia soddisfacente e allo stesso tempo sostenibile, q.b.
Perché Q.B.?
Il concetto di “quanto basta” rimanda alla definizione di “madre sufficientemente buona” di Donald Winnicott; una figura che non è perfetta ma che rappresenta una sorta di equilibrio tra due mondi: quello della fantasia e della magia, in cui tutto è possibile e quello reale, che non sempre si conforma ai nostri desideri. Consapevoli della complessità della patologia alimentare, crediamo che quando si attraversano momenti particolarmente dolorosi dal punto di vista psicologico, sia importante non porsi aspettative e obiettivi troppo ambiziosi, che spesso rischiano di essere irrealistici. Le stesse professioniste e professionisti, spesso, hanno in mente un’idea di “cura” e “guarigione” che non sono pienamente condivise con la persona che soffre. Ci piace invece pensare che ciascuna persona possa stabilire per sé dei traguardi e celebrarli, benché questi all’esterno possano apparire talvolta quasi insignificanti.
“Quanto basta” è inoltre una formula che tutte e tutti conosciamo come quasi onnipresente nelle ricette culinarie: ma quanto è “quanto basta”? Q.B. è, per sua definizione, soggettivo e potenzialmente variabile nel tempo, non aderente a una rigida regola pre-costituita; segue invece bisogni, desideri, possibilità di chi sta preparando la ricetta in quel preciso momento e, eventualmente, delle persone con cui verrà condivisa.
Cosa prevede il progetto?
- Percorsi educativi e riabilitativi a supporto della quotidianità
- Psicoterapia individuale e familiare
- Percorsi nutrizionali
- Consulenze e percorsi psichiatrici
- Laboratori creativi ed espressivi
- Contatti con realtà impegnate nell’orientamento e inserimento lavorativo
Per saperne di più:
Dott.ssa Tania Tessera 340 4965168
Dott.ssa Linda Selvestrel 351 5239420